Intervista a Alice Pisu e Antonello Saiz responsabili de La libreria Diari di Bordo di Parma, un Polaris Point.
A cura di Anna Maspero
Entriamo insieme nella Libreria Diari di bordo aperta dal 13 settembre 2015 in borgo Santa Brigida 9 nel centro di Parma. Ci accolgono Alice Pisu e Antonello Saiz
Dal vostro osservatorio privilegiato, potete dirci in poche parole come sono cambiati i viaggiatori, i modi (e le mode) di viaggiare di oggi rispetto a quelli del recente passato?
I viaggiatori cercano tutti qualcosa nel viaggio e vivono il viaggio anche come un modo per scoprire qualcosa in più di se stessi e in alcuni casi mettersi in gioco. Dal nostro osservatorio notiamo che sempre più si tende a puntare su viaggi brevi per visitare in pochi giorni grandi capitali europee, programmando soggiorni più lunghi per mete considerate convenzionalmente più esotiche. Assistiamo però anche a un graduale cambio di tendenza verso il viaggio lento, sia scegliendo percorsi di cammino ed escursioni nei nostri luoghi, ma anche optando per il cicloturismo approfittando della vasta scelta di guide anche su percorsi meno battuti.
Immagino tu condivida l’affermazione di Tiziano Terzani secondo cui “i migliori compagni di viaggio sono i libri”…
Un libro permette di capire molto di un luogo, il viaggio inizia anzitutto leggendo proprio perché la lettura permette di superare ogni barriera. Documentarsi sulla meta prescelta non dovrebbe ridursi a consultare una guida ma cercare di comprendere lo spirito profondo di quel luogo, per questo scoprire i grandi narratori di quei luoghi o le impressioni di viaggio di chi li ha visitati con occhio esterno, anche nel passato, possono essere uno strumento prezioso per avvicinarsi realmente alla cultura di quel luogo e cercare il più possibile di comprenderla attraverso la prospettiva di chi la vive o di chi l’ha vissuta nel passato.
Quali sono le qualità essenziali di un buon libro di viaggio?
Incuriosire, permettere di vedere quel luogo attraverso gli occhi di chi scrive, appassionare, rendere a fondo l’anima dei luoghi che racconta, anche se frutto di fantasia.
È importante scegliere non solo una buona guida ma “la guida giusta”, quella cioè più adatta a un certo viaggio e a un certo tipo di viaggiatore. Come orientarsi in un’offerta così vasta, per non viaggiare tutti con la stessa guida lungo gli stessi percorsi?
Viaggiare con la stessa guida porta a precludersi delle possibilità limitando l’iniziativa personale nello scoprire cosa svelano realmente quei luoghi finendo a visitare spesso esclusivamente i luoghi del turismo di massa. Il nostro intento come libreria indipendente è quello di offrire accanto a una vasta scelta di guide, da quelle più note a quelle più insolite che indicano anche itinerari alternativi, anche narrativa e poesia di viaggio oltre a libri di illustrazione d’autore, perché siamo convinti che sia un limite pensare di visitare e scoprire un luogo limitandosi solo alla consultazione di una guida.
Perché affiancare altre letture a una guida?
Per ampliare i propri orizzonti, per riflettere sulle suggestioni che innescano i luoghi attraverso le impressioni di grandi viaggiatori del passato e di oggi. Ci sono meravigliosi reportages fotografici che rendono più di mille parole o raccolte di poesia che svelano l’anima di un luogo più di quanto una guida tradizionale possa mai fare.
Alcuni autori e alcuni titoli, classici o novità, che consiglieresti a nomadi o stanziali, per riflettere sul viaggio e sul mondo.
“Quando la fede si fa azione”, di Paola Pedrini, ed. Polaris collana Mission, perché racconta una terra difficile come il Kenya attraverso la prospettiva di chi è riuscito a realizzare un progetto dedicato ai bambini disabili. Tra le novità uscite negli ultimi mesi “Vladivostok. Nevi e monsoni”, di Cédric Gras, ed. Voland collana Confini, perché porta il lettore a bordo della Transiberiana vivendo con lui le impressioni e le suggestioni del viaggio in un luogo remoto tra Russia e Asia. “Altrove”, di Henri Michaux, ed. Quodlibet , un libro senza tempo, come lo ha definito Gianni Celati, che racconta di paesi inventati, descritti da antichi viaggiatori fantastici, tra luoghi che rievocano stati d’animo, paure e inquietudini. Per la narrativa “Che ne dici di baciarci?”, di Wieland Rayk, ed. Keller collana Vie, un racconto dalla Germania dell’Est per mettere in luce il lato più paradossale del regime comunista. Per la poesia “Viagginversi” di Valeria Gentile, ed. Exorma, collana Scritti Traversi, un percorso da Oriente a Occidente attraverso le parole di poeti contemporanei dal Giappone al Senegal attraverso Cina, Libano e Palestina, per raccontare culture, tradizioni e sentire diversi attraverso la guida dellapoesia . Tra i libri per l’infanzia “Viaggio di Agata e del suo megazaino” di Magali Le Huche, ed. Clichy. Infine una piccola perla per gli stanziali “Era meglio non partire”, AA.VV., ed. Archinto collana La Viaggeria, i resoconti dei peggiori viaggi di grandi esploratori e noti scrittori, da Mark Twain a Robert Louis Stevenson.
LIBRERIA DIARI DI BORDO
Borgo Santa Brigida, 9
Parma
diaridibordo@outlook.it
Libreria DIARI DI BORDO: Diari di Bordo è una piccola libreria indipendente nel cuore di Parma, nata dal sogno nel cassetto di Alice e Antonello di dare vita a un luogo dedicato interamente al tema del viaggio. A predominare è la letteratura di viaggio, oltre a un’attenta selezione di poesia, fumetti e libri per bambini, titoli scelti uno per uno con passione. Sono tanti i modi di viaggiare: l’intento di Diari di Bordo è quello di stimolare la curiosità per comprendere e visitare con occhi diversi anche i luoghi già noti, rivivere con un buon libro le avventure in giro per il mondo, emozionarsi con resoconti antichi e immagini d’autore, per viaggiare anche solo con la mente. Il progetto culturale alla base della libreria mira anche a valorizzare iniziative dalla forte connotazione sociale come quella ideata dal dicembre 2014 “Un libro sospeso per Pane e Vita”, in favore dei senza dimora assistiti da Pane e Vita onlus, valsa il riconoscimento nazionale dal Cepell del Ministero dei Beni Culturali.