Sì, viaggiare…
Perché, anche se non è indispensabile, aiuta a vivere.
Per fuggire dalla routine.
Per godere del piacere della lontananza.
Per prendersi una vacanza dal sé di sempre. E, forse, per andare incontro al sé più vero.
Per capire ciò che siamo, se si è giovani.
Per fregare il tempo, se si è più vecchi.
Per curiosità.
Per nostalgia.
Per fare silenzio.
Per aprire gli occhi e il cuore.
Per lasciare il superfluo e riassaporare il gusto delle cose semplici.
Per ritrovare il piacere dell’incontro e dello scambio.
Per desiderio di avventura e anche di correre qualche azzardo.
Per recuperare la dimensione del gioco e della scoperta.
Per sentirci vivi e vivere il momento.
Per mettere in moto tutti sensi.
Per emozionarci, per appassionarci, per riuscire ancora a provare stupore.
Per ritrovare luoghi familiari e persone conosciute.
Per lasciare i luoghi familiari e le persone conosciute.
Per avvicinare il diverso. E “contaminarci”.
Per capire che c’è un sentire comune che appartiene all’uomo, a qualsiasi latitudine.
Per guardarci da una certa distanza e comprendere che le nostre verità sono relative.
Per riorientarci nella vita.
Perché è una piacevole dipendenza che non fa male.
Perché è una promessa.
Perché è bello perdersi e poi ritrovarsi, partire e poi tornare.
Perché, se non ora, quando?
da “Il Mondo nelle Mani“, Anna Maspero – Polaris Editore