Non amo scrivere di altri. I fatti che racconto devono essere miei, perché li ho vissuti, nei saggi e nelle guide, o li ho immaginati, nei romanzi. Le biografie preferisco lasciarle a chi sa farle meglio di me. Come mai, allora, ho appena pubblicato “David e Juliet, 22 anni in barca”, il racconto delle avventure e delle vicende di una coppia di inglesi che hanno trascorso più di un terzo della loro vita a bordo di una barca a vela e tuttora stanno navigando?
Provate a trascorrere qualche ora al giorno, per settimane e mesi, a contatto con due persone eccezionali, straordinarie nella loro assoluta normalità, ad ascoltare le loro storie di viaggi a vela ai Caraibi, negli Stati Uniti, in Russia, alle Galapagos, in Alaska, Polinesia, Australia, Indonesia, Borneo, Singapore, Thailandia; provate e risponderete da soli alla domanda. Quei racconti, dopo un po’, diventano vostri e non ve ne libererete più.
Cominciò tutto nel 2016, in un sonnolento pomeriggio di settembre sulla laguna veneta. David e Juliet, i protagonisti, avevano appena deciso di svernare a Venezia, in un’appartata marina. Dopo diciotto anni di oceani, da quattro la loro casa era diventato il Mediterraneo. Ne avevano navigato una buona parte e, a settantadue anni, erano giunti in laguna. Li incontrai per caso e nacque presto un’intensa amicizia.
Così, tra frizzante Prosecco nelle giornate tiepide e tè bollente consumato sottocoperta nelle fredde e nebbiose giornate invernali, è nato questo libro, che parla sì di mare e di venti, ma soprattutto racconta di amicizie incrollabili, sentimenti condivisi, passioni irrefrenabili, luoghi ai confini della fantasia, incontri indimenticabili e amore. Amore per l’avventura, la conoscenza, la natura in tutte le sue forme e, soprattutto, per la libertà.
Tutto il loro lungo viaggio è un inno alla libertà: di potere scegliere o non farlo, di andare o restare, di non avere legami né programmi, di perdersi per settimane in un oceano o fermarsi un mese in un atollo sperduto. Le loro emozioni, i loro dubbi, le loro paure e le loro gioie sono diventate le mie; sono tornato in luoghi da me visitati molti o pochi anni fa, insieme abbiamo condiviso meraviglia, stupore, silenzi, ma anche sdegno e furia per i delitti di cui si macchiano gli uomini e la loro decadente civiltà.
Le pagine di questo libro hanno il profumo del vento e il colore del mare e parlano sottovoce all’entusiasmo di tutti coloro che credono ai sogni.
You have done fab writing book of my parents (David e Juliet – 22 Anni in Barca) but disappointed I am unable to read in Italian and both my brother and I were wondering if you are able to send in translate in English then we would be proudly to read the book and show all our family and friends the book please if possible. Thank you so much for writing the book and we are so proud. Sarah