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Addio, umile scriba

La nostra casa editrice, attraverso le parole dell’amico Massimo Cufino, vuole dedicare un pensiero a Claudio Bussolino, con cui collaboravamo da quasi vent’anni. Claudio è scomparso pochi giorni fa a Phnom Penh dove abitava da molto tempo. 

Non ho mai incontrato Claudio Bussolino di persona.
Non ho mai incrociato il suo sguardo e neppure ho mai udito la sua voce.
Ci siamo solo scambiati qualche email. Di lavoro, per giunta. Ed eravamo amici su facebook, per quel poco che può contare.
Eppure la notizia della sua scomparsa mi ha turbato. Perché?

“Credo che le vicende della mia vita non siano di alcun interesse se non per me che le ho vissute, partendo dalle montagne della Val di Susa, dove sono nato […] Dal 1995 ho vissuto a Phnom Penh [in Cambogia, ndr]”. Così Claudio iniziava la propria biografia nel suo sito personale. All’Indocina ha dedicato gran parte della sua vita, mettendo su famiglia e accompagnando molti gruppi italiani in Birmania, Thailandia, Laos, Vietnam e, soprattutto, in Cambogia. Pare essere stato addirittura una delle prime guide al celebre sito archeologico di Angkor Wat.
Nell’ultimo anno ha abbandonato l’attività di tour leader. Troppi gli sforzi richiesti a un “vecchio rottame”, come lui stesso si definiva con evidente autoironia. Il bastone da appoggio non era adatto per arrampicarsi sui templi cambogiani. Meglio lasciar spazio ai giovani, che lui stesso ha indottrinato nel non semplice impegno di accompagnare gli esigenti turisti. Meglio dedicarsi alla scrittura, da buon “umile scriba”, altra sua auto-definizione. E nella scrittura si è sempre contraddistinto, sia per le guide Polaris – naturalmente sui paesi del sud-est asiatico – sia nel blog “la rivista indocinese”, sia in vari articoli.

Mi chiedevo, però, il motivo del mio turbamento pur avendolo appena conosciuto. Probabilmente è il mix di sensazioni ricevute. La disponibilità sempre dimostrata e l’attenzione per i più deboli, in particolar modo per i bambini, si sono di volta in volta mescolate al carisma, percepito dai post sui social e raccontato da chi lo ha conosciuto di persona, e. alla sua grinta nel gridare ai quattro venti le proprie idee, soprattutto quelle di un convinto comunista, come ancora pochi ce ne sono.

Claudio era davvero un bel personaggio. Davvero mancheranno le righe di questo umile scriba.

Massimo