Daniele Bosi È l’anima di Polaris, casa editrice che fonda nel 1989. La sua esperienza editoriale risale però al 1975 quando, a Faenza, inizia a lavorare come redattore per una casa editrice specializzata in pubblicazioni legate all’arte e alla ceramica. Romagnolo, ma sempre pronto a esplorare nuovi orizzonti, in particolare la Grecia, il Nord Africa, il Medio Oriente e il Grande nord europeo. Da giovane sogna di diventare come Hemingway, sigaro d’ordinanza compreso, legge moltissimo ma non ama scrivere (preferisce catturare le emozioni attraverso la fotografia) così sposta la sua attenzione sull’editoria di viaggio, creando questa casa editrice dedicata ai Paesi del mondo, scritta da autori italiani per viaggiatori italiani.

INTERVISTA A DANIELE BOSI – Direttore generale

Una definizione per la Casa Editrice Polaris.

“Polaris, la stella guida del Viaggiatore” è la frase che abbiamo scelto per sintetizzare la nostra filosofia. Creiamo libri e guide come fossero chiavi per aprire la porta di un Paese o di un territorio, rivelandone luci e anche ombre alla ricerca dell’anima autentica, spesso nascosta dietro a stereotipi e folclore. Un mondo da esplorare attraverso le nostre pagine, ma anche affidandosi all’istinto, alle suggestioni dei luoghi e alle emozioni degli incontri.

Tutti conoscono la Polaris per le sue guide, che coprono ormai quasi l’intero pianeta.
Ma nell’ultimo periodo proponete nuove collane.

La conoscenza del mondo passa anche attraverso approfondimenti letterari e riscoperte. Tra le nuove collane, è nata “La biblioteca di Lawrence”, grandi avventure degli esploratori che hanno fatto la storia, sotto lo sguardo di Thomas Edward Lawrence, il Lawrence d’Arabia simbolo di coraggio, ma anche di curiosità, di coscienza, di tolleranza. Abbiamo avviato anche “A ruota libera”, una collana dedicata ai portatori di handicap che finalmente hanno strumenti pratici per esplorare le nostre città d’arte. “Per le vie del mondo” è dedicato a racconti di viaggio, dalla bicicletta alla montagna. E poi “Mission”, reportage dalle terre più delicate del mondo affrontate attraverso lo sguardo dei missionari. Abbiamo “Le città del mistero”, dedicate a grandi realtà viste da un’angolazione insolita e a volte sconosciuta per gli stessi abitanti.

E poi avete aperto agli ebook…

La tecnologia e il mercato l’hanno reso un passo obbligatorio. E noi lo abbiamo fatto volentieri creando un’apposita sezione, destinata ad ampliarsi sempre di più.

Le guide restano il cuore della Polaris e la mappa che apre il sito ne è una chiara dimostrazione.

Ormai abbiamo raggiunto quasi quota cento e il nostro obiettivo è di avere guide aggiornate per ogni Paese del mondo.

Che cosa rende speciali le guide Polaris?

Intanto sono guide scritte da collaudati autori italiani per esigenti viaggiatori italiani. Sul mercato esistono guide alternative, anche di alto livello, ma sono sempre il prodotto di scrittori stranieri, spesso lontani dalla nostra sensibilità, dalle nostre esigenze e dalla nostra cultura. Le guide Polaris sono da consultare sì, ma soprattutto da leggere, con ampi approfondimenti di carattere storico, culturale, geografico. Le nostre sono tutte guide vissute in prima persona: leggendole ne esce l’essenza dei luoghi ma anche la personalità dell’autore, che diventa un “buon compagno di viaggio”. E l’esperienza può anche continuare perché attraverso il sito www.polariseditore.it e i social network il lettore può contattare l’autore stesso e porre eventuali domande o offire suggerimenti per le edizioni future.

Come è cambiato il viaggiatore di oggi?

Grazie alla assidua consultazione di Internet e documentari televisivi, il viaggiatore di oggi ha già una pre-conoscenza dei luoghi. In genere ha una meta precisa, tempo limitato e più autonomia rispetto al passato, oltre a una maggior competenza linguistica e alla possibilità di rapportarsi direttamente alle realtà della destinazione grazie al web. Esige informazioni basate sulla reale conoscenza dei luoghi, ricerca esperienze interessanti e non banali o preconfezionate. Sa gustare dettagli e atmosfere…

Il ritratto di un autore tipo delle guide Polaris.

Michele Serra scrive: “I libri resteranno sempre perché sono prodotti tecnologicamente perfetti. Non hanno bisogno di prese elettriche o pile, si portano ovunque, sopportano maltrattamenti, non scadono, in poco spazio possono contenere universi interi”. 
Oggi è possibile reperire facilmente e rapidamente informazioni nel web, ma la guida, quella di carta da maneggiare, maltrattare e collezionare, rimane indispensabile… Soprattutto le guide d’autore.

Il futuro del viaggio e dell’editoria di viaggio?

Le nuove tecnologie stanno cambiando il mondo e ancora più il mondo del viaggio e dell’editoria. Noi cerchiamo di usarle per le molte opportunità che offrono, ma vogliamo anche conservare uno spazio di bellezza, quello racchiuso dentro le pagine di un libro. Cosa sarebbe il rumore dei passi senza il fruscio di tutti quei libri che da sempre li accompagnano?