Marco Perissinotto

Nato nell’immediato dopoguerra nel non ancora ricco nordest, Marco Perissinotto ha frequentato senza infamia e senza lode l’asilo e le scuole elementari e medie; a metà del quarto anno di liceo scientifico gli hanno spiegato che, viste le attitudini, sarebbe stata meglio un’iscrizione al liceo classico. Era un pò tardino, per cui il Nostro ha completato gli studi scientifici conseguendo la maturità (quella vecchio tipo, quella con nove materie scritte ed orali e con i ” riferimenti ” degli anni precedenti) al primo colpo, in luglio, quando mezza Italia era in lutto stretto per essere stata eliminata ai mondiali di calcio da un gol di un odontotecnico coreano. La prematura morte del padre lo obbliga a lasciare ogni sogno di gloria e a gestire per un quarto di secolo una piccola azienda metalmeccanica; nel contempo sviluppa da autodidatta i suoi preferiti studi di archeologia. Usa i fine settimana per i musei e le ferie estive per i siti lontani e disagiati (Turchia, Iran,Tunisia eccetera),resistendo alla tentazione di accompagnare i coetanei alla ben più gratificante caccia alle tedesche teutoniche in quel di Jesolo. Questa scelta, apparentemente suicida, lo gratifica quando, finita l’attività imprenditoriale con pochi soldi e nessun futuro, si mette a fare la guida archeologica del Vicino Oriente per conto di alcuni dei maggiori tour operators. Finora (2011) ha fatto una cinquantina di viaggi (se non ci fossero stati di mezzo bin Laden e le Torri Gemelle sarebbero stati molti di più), un libro-guida sull’Iran già pronto, per i tipi della Polaris, ad una seconda edizione, e tanti altri programmi da smaltire finché gli Dèi Immortali gli daranno forza, gambe e curiosità. Per Polaris ha realizzato la guida “Iran: un viaggio in Persia tra Oriente e Occidente” con Hamid Masouri Nejad.